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Standard di eccellenza nella progettazione FSE+

Quando si parla di progettazione nell’ambito del Fondo Sociale Europeo Plus (FSE+), non si naviga in acque sconosciute. Esistono standard ben definiti che fungono da bussola per ogni europrogettista. Questi standard non sono semplici linee guida, ma veri e propri pilastri su cui costruire progetti di successo.

Il Project Cycle Management (PCM), adottato dalla Commissione Europea nel 1992, rimane lo standard d’oro per la gestione dei progetti europei. Questo approccio, basato sul Logical Framework Approach (LFA), garantisce che i progetti siano rilevanti, fattibili e sostenibili. Nel contesto del FSE+, il PCM si traduce in una progettazione che pone al centro le persone e il loro sviluppo sociale ed economico.

Ma non è tutto. L’Unione Europea ha recentemente posto un’enfasi particolare sull’allineamento dei progetti con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite. Questo significa che ogni proposta FSE+ deve dimostrare non solo di rispondere alle esigenze immediate del target group, ma anche di contribuire a obiettivi più ampi come la riduzione della povertà, l’uguaglianza di genere o il lavoro dignitoso.

Un altro standard cruciale è il principio di “non arrecare un danno significativo” (Do No Significant Harm – DNSH), introdotto nel Regolamento (UE) 2020/852. Questo principio richiede che ogni azione finanziata dall’UE, inclusi i progetti FSE+, non danneggi in modo significativo gli obiettivi ambientali dell’Unione. Ciò significa che anche i progetti di formazione e inclusione sociale devono considerare il loro impatto ambientale.

Applicare questi standard ai bandi FSE+ richiede una vera e propria alchimia progettuale. Si tratta di bilanciare le esigenze specifiche del bando con questi principi generali, creando proposte che siano al contempo innovative e solidamente ancorate agli standard UE. Non è un compito facile, ma è qui che l’europrogettista dimostra il suo vero valore, trasformando requisiti complessi in progetti coerenti e impattanti.

In questo contesto di standard elevati e requisiti complessi, l’intelligenza artificiale sta emergendo come un potente alleato. Ma come può l’AI aiutarci a navigare in queste acque complesse? Lo scopriremo nelle prossime puntate…